lunedì 24 settembre 2007

Sedici anni di un pilastro

Il 24 Settembre 1991 dovevo ancora compiere 14 anni, non ascoltavo molta musica, non la acquistavo, soprattutto, e non sentivo neanche la radio più di tanto: quindi dire che non sapevo neanche chi fossero penso che sia semplicemente la verità!!
E non posso neanche dire di essere stato un fan dell'ultima ora, trascinato dall'onda del loro successo, visto che fino al 1995, cioè al fatidico acquisto del mio (tuttora in più che onorevole servizio) stereo non mi sono mai avvicinato molto al mondo musicale...
Eppure quella copertina con davanti quel neonato che sembrava inseguire un dollaro mi attirava, come se mi volesse dire qualcosa: comprami, aprimi, scoprimi... Mi ricordo ancora bene di quando la vedevo su TV Sorrisi e Canzoni, che sfogliavo sempre quando andavo da mia nonna, scorrendo ogni settimana la classifica di vendita degli album, pur conoscendone davvero pochi, ma quella copertina mi rimaneva sempre impressa.
Non l'ho ascoltata, l'ho lasciato lì a nuotare...
Nevermind l'ho comprato solo anni dopo: dopo la fine di Cobain e dei Nirvana, dopo aver ascoltato decine di volte le loro canzoni registrate o che passavano qua e là, dopo essermi masterizzato ed aver consumato la traccia dell'MTV Unplugged in NY, dopo aver superato i miei vent'anni, dopo che quel neonato aveva già iniziato ad andare a scuola!
E mi sono accorto della cazzata che avevo fatto: potevo iniziare a comprare musica e ad appassionarmici (cosa che poi è successa lo stesso!) acquistando una delle colonne su cui si è retto il rock anni '90, invece questi tre ragazzacci di Seattle non me li sono goduti in pieno, in diretta, quando erano all'apice della carriera, quando molti altri miei coetanei li avevano scoperti e proclamati proprio mito indiscusso. Anche se posso affermare con soddisfazione di aver recuperato, musicalmente parlando, il tempo perduto, mi resta sempre un po' di quel rimpianto per non aver vissuto bene quella che sembra essere l'ultima leggenda del rock (...finora!!) ed anche l'unica di cui sono stato contemporaneo.
E se a distanza di 16 anni, vedo giornali che festeggiano il compleanno di questo disco, e decine di lettori che commentano gli articoli ricordando i giorni dell'adolescenza e legandovi le canzoni dei Nirvana, quello che mi viene da dire è uno scontatissimo....
Grazie Nirvana, grazie per quello che avete dato alla mia generazione.

2 commenti:

dario ha detto...

siamo almeno in due a doverli ringraziare...;
è infatti grazie a loro che ho scoperto i pearl jam e soprattutto il grande mondo della droga (come il b*c amava chiamarlo e dal quale è ahilui prematuramente uscito).

a parte la doverosa premessa, chiunque abbia avuto la fortuna, il buon gusto e la saggezza di apprezzare il grunge non potrà certo lamentare un'adolescenza banale, magari un pochino deprimente...

solo una curiosità: tu che sembri amare i nirvana almeno quanto massi la giorgia, sapresti dirmi perchè quel che io ritengo il loro pezzo migliore in assoluto (sappy) a dispetto della sua "edizione" (1987) abbia trovato posto solo quale b-side o in improponibili box sets commemorativi di anniversari più o meno funesti?...

sono convinto che se lui avesse anche lontanamente immaginato le conseguenze commerciali del suo gesto avrebbe persino smesso di piccarsi per non correre il rischio di schiattare...



p.s. la bontà del tuo post merita una dritta: ain't it fun (rocket from the tombs)

Bec ha detto...

Visto che sono stato chiamato in causa da un asterisco dico la mia...
io quel bambino che nuotava l'ho fatto mio praticamente "appena messo a mollo"... perché allora avevo quindici anni e non mi piaceva la tv e la radio pubblica italiana era fatta bene e i nirvana si sentivano anche al pomeriggio, anche nel 1990 prima che esplodesse tutto questo, prima che il grunge facesse figo, prima che le ragazzine scrivessero nell'Invicta "Kurt I Love You", prima che i giornali fossero pieni di foto e di cronache del "maledetto del Rock" che beve Roipnol e Spumante e rischia di rimanerci secco, prima di quella mattina di quel sabato d'aprile quando ho sentito la fucilata e Cobain è passato direttamente dall'inferno in terra al paradiso mediatico di eroe del rock....
Vabbe' teenaged angst as pad off well, but now I'm bored and old